Conte pacifista minaccia il Pd: Schlein tra due fuochi sul riarmo Ue
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Schlein è spaventata: perché non può “esagerare” senza rischiare tutto

Elly Schlein

Elly Schlein teme l’avanzata di Conte e del M5S sul fronte pacifista, ma non può spingere troppo a sinistra senza rischiare scissioni.

La guerra in Ucraina ha aperto un nuovo fronte di discussione tra i partiti europei, portando il tema del riarmo al centro dell’agenda politica, una posizione la prende Elly Schlein su questo argomento. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sta lavorando a un piano ambizioso per rafforzare le capacità militari dell’Unione, incontrando il sostegno di diversi governi, ma anche numerose resistenze. In Italia, questo dibattito sta mettendo in forte difficoltà il Partito Democratico, tradizionalmente diviso tra l’anima progressista e pacifista e quella più vicina agli equilibri internazionali della Nato e dell’Ue.

Elly Schlein
Elly Schlein – newsmondo.it

Il dilemma del Pd sul riarmo europeo

La segretaria del Pd, che dai sondaggi sa che la posizione pacifista è maggioritaria soprattutto a sinistra, non vuole lasciare la bandiera del no alle armi e della pace al Movimento 5 Stelle, ma…

Elly Schlein sta cercando di orientare la posizione del Partito del Socialismo Europeo (Pse) e del gruppo Socialisti & Democratici al Parlamento europeo verso una linea più prudente sul piano di riarmo proposto dalla Commissione. Tuttavia, il suo partito è tutt’altro che compatto: il Pd ha dentro di sé personalità come Lorenzo Guerini, legatissimo alla Nato, Paolo Gentiloni, vicinissimo a Ursula e tutta la parte liberal e moderata che vuole tenere ben saldi i piedi a Bruxelles.

L’ombra di Conte e il rischio scissione

A complicare ulteriormente la situazione c’è la crescente pressione esercitata da Giuseppe Conte, che negli ultimi sondaggi sta mostrando segnali di ripresa grazie alla sua posizione ultra-pacifista. L’ex premier ha trasformato il Movimento 5 Stelle nel principale punto di riferimento per chi si oppone al riarmo europeo.

Il problema per Schlein è che anche in Europa i socialisti sono divisi: i Socialisti & Democratici hanno anche i partiti dell’Europa dell’est che temono fortemente la Russia, visto il passato sovietico, e quindi sono favorevoli al riarmo. Questo rende la sua battaglia interna ancora più difficile, con il rischio di alienarsi un pezzo importante del gruppo parlamentare europeo.

Nel frattempo, il Pd ha già subito una prima defezione significativa: emblematico il caso di Annamaria Furlan, ex leader della Cisl, che ha lasciato il Pd aderendo a Italia Viva sia per le questioni sul lavoro e sui referendum della Cgil ma anche per le posizioni troppo a sinistra sull’Ucraina e il riarmo.

Ma il rischio più grande per Schlein è quello di restare schiacciata tra due fuochi: da un lato, la spinta del M5S e di Alleanza Verdi Sinistra, che vogliono una linea più dura contro il riarmo; dall’altro, le pressioni interne del Pd, con figure come Dario Franceschini e Graziano Delrio, che la sostengono nella sua strategia, ma anche con una parte del partito che non vuole rompere con Bruxelles.

A rendere la situazione ancora più delicata c’è anche l’imminente manifestazione del 15 marzo a favore dell’Europa, che sarà senza simboli di partito. La paura della leader Dem è che questa posizione ambigua faccia perdere una parte di consensi al Pd a favore sia del M5S sia di Alleanza Verdi Sinistra, che certo non sono a favore di Vladimir Putin ma che contestano apertamente il progetto armi di Ursula. Il tutto come riportato da affaritaliani.it

E con le elezioni politiche del 2027 all’orizzonte, Schlein sa di dover bilanciare ogni mossa con estrema attenzione. Se perderà troppi consensi a favore di Conte, rischia di assistere a nuove uscite dal Pd verso le formazioni centriste. Rendendo il suo futuro politico sempre più incerto.

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ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2025 10:23

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